Anche se non è una grande città, Cefalù è uno dei centri più visitati dai turisti e dai viaggiatori che trascorrono le proprie vacanze in Sicilia. Il suo presentarsi come un piccolo porto di pescatori sul Tirreno è stato spesso motivo di passaggio degli itinerari turistici, e la sua lunga spiaggia di sabbia dorata che si estende fino alle baie di Aranciotto e di Settefrati, con i suoi sette faraglioni – secondo la leggenda locale sono i corpi pietrificati di sette fratelli che hanno tentato invano di salvare una bellissima donna – è molto apprezzata tanto dagli abitanti del posto, quanto dai turisti.
Al periodo ellenistico-romano sono databili le mura ancora visibili di fronte al mare. Gli arabi conquistarono l’insediamento bizantino, che governarono fino all’inizio del XI secolo, quando i Normanni conquistarono la Sicilia. I segni della dominazione normanna sono così numerosi che, non a caso, Cefalù viene chiamata “la cittadina normanna”. L’edificio più importante è sicuramente il Duomo, risalente all’inizio del XII secolo; la tradizione vuole che la sua costruzione sia stata decisa da Ruggero II, sbarcato miracolosamente sulla costa dopo essere sfuggito a una tempesta.
Tra le tante specialità di pesce che vi può offrire la cucina di Cefalù vogliamo segnalare le alici della duchessa: un intingolo composto di alici, pancarrè, aglio, cipolla, prezzemolo, olio, aceto, da spalmare su una fetta di pane, magari con l’aggiunta di un po’ di burro.
Corso Ruggero è la via principale del quartiere antico e delimitava la città durante il Medioevo. Oggi vi si allineano chiese barocche e palazzi nobiliari su entrambi i lati del corso. Qui si possono trovare anche i negozi più eleganti della città.
Dal porto vecchio si può godere di una delle migliori vedute del nucleo antico della città. Qui si trova anche Porta Pescara, una delle quattro porte di accesso alla città nel XVII secolo.
Il Duomo di Cefalù
La cattedrale normanna è il centro nevralgico di Cefalù, situata all’ombra della Rocca, una grande rocca di pietra a forma di testa – da qui l’antico nome Cephaloedium – sulle cui pendici sorge il Tempio di Diana.
Nella piazza del Duomo sorgono l’antico Monastero di S. Caterina, oggi sede del Comune, Palazzo Episcopale e Palazzo Piraino.
A Cefalù, inoltre, non possiamo dimenticarci di visitare il Museo Madralisca, il bastione del capo Marchiafava, il lavatoio pubblico medievale, il palazzo Osterio Magno con le sue caratteristiche finestre e gli stretti vicoli ciottolati medievali, entro cui è difficile perdersi prima di arrivare al mare o al Duomo.